iL Raduno Regionale F.I.E. è un momento di incontro per tutti i tesserati della Federazione Italiana Escursionismo.
I non tesserati potranno partecipare attivando la copertura giornaliera con la comunicazione dei propri dati ad una delle associazioni organizzatrici entro la scadenza al costo di 5 euro. i costi del pranzo sono a parte
RADUNO GRUPPI F.I.E. COMITATO TOSCANO
Il raduno regionale dei gruppi trekking toscani affiliati alla F.I.E. si è svolto il 18 e il 19 maggio a Firenze.
Sono intervenute numerose associazioni aderenti al Comitato Regionale Toscano più un gruppo di camminatori provenienti dalla Liguria e dall’Umbria. Insieme al Presidente Nazionale della F.I.E. Domenico Pandolfo, erano presenti anche la Vicepresidente Giulia Garofalo, il Presidente Regionale Angelo Latorre, la responsabile dei corsi per accompagnatori Cinzia Manetti e infine i due Presidenti dei gruppi che hanno organizzato l’evento, Roberto Mazzola per il gruppo trekking Il Valico di Firenze (che quest’anno compie 70 anni di vita) e Massimo Conti del gruppo Il Crinale dell’Olmo di Fiesole.
Sono stati due giorni intensi passati il sabato camminando lungo le suggestive stradelle che percorrono le colline a sud di Firenze, con panorami mozzafiato sulla città e la cupola del Brunelleschi, mentre la domenica siamo andati a camminare sul Sentiero delle Burraie di Santa Brigida.
Il tempo è stato tutto sommato clemente, molto più roseo rispetto alle previsioni meteo che avevano dato un’allerta meteo giallo.
Firenze è la capitale del Rinascimento, città che ha dato i natali a Lorenzo il Magnifico, colui che chiamò alla sua corte i più grandi artisti del tempo rendendo così la città universalmente nota nel mondo.
Milioni di turisti giungono da ogni paese del mondo per vedere i capolavori degli Uffizi, la Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Ponte Vecchio con le sue arcate e le sue botteghe di fine oreficeria, e così è stato anche per i gruppi intervenuti alla manifestazione da altre regioni.
Il sabato i partecipanti al raduno si sono trovati alle 9.00 nel parcheggio dello IOT (Istituto Ortopedico Toscano) alla pendici di quel viale conosciuto come Viale dei Colli che in prossimità delle rive dell’Arno si inerpica verso il Piazzale Michelangelo e la splendida Abbazia di San Miniato al Monte.
Il luogo del ritrovo vedeva la presenza di un camper dove, sul davanti, era stato legato uno striscione con la scritta F.I.E., un altro striscione invece faceva bella mostra di sé fra due alberi; nel camper alcune persone si avvicendavano a vendere le magliette con riportato il disegno celebrativo dell’evento dietro donativo di 5 euro ciascuna.
Una volta acquistate le magliette e ripiegati gli striscioni, elevando una preghierina silenziosa a “Giove Pluvio” affinché si comportasse bene e non rovinasse la nostra prima escursione nella mattinata fiorentina, ci siamo incamminati alla volta della millenaria Abbazia di San Miniato al Monte, una delle chiese più importanti del territorio fiorentino costruita intorno all’anno 1018. La basilica appartiene alla congregazione dei monaci benedettini olivetani fondata da Bernardo dei Tolomei nel monastero di Monte Oliveto Maggiore in terra di Siena. Venne eretta nel luogo in cui San Miniato si lasciò cadere dopo aver camminato, con la propria testa in mano, a seguito della decapitazione avvenuta durante il regno di Decio (250 d.C.). La facciata della chiesa è un bellissimo esempio di stile romanico fiorentino, all’interno invece troviamo opere di grandissimi artisti quali Michelozzo, Agnolo Gaddi, Piero e Antonio del Pollaiolo e Luca della Robbia. La parte più sacra della basilica si trova dietro l’altare centrale, ai lati del quale si aprono due scale che conducono nella cripta. Sotto l’altare, dentro un luogo sacro protetto da barriere metalliche, ha trovato il giusto riposo l’urna contenente le reliquie del Santo. Di fronte alla facciata di San Miniato e ai lati si erge invece il Cimitero Monumentale delle Porte Sante con le tombe dei grandi fiorentini; vi si trovano, infatti, quella di Giovanni Spadolini, Giorgio Saviane , Vasco Pratolini e infine Mario Cecchi Gori. Ultimamente il Sindaco Nardella ha espresso la volontà di tumulare in questo cimitero la salma di Lorenzo Orsetti, il giovane fiorentino morto per liberare i territori occupati dall’Isis. Lorenzo insieme alla sua famiglia è stato per diversi anni un socio camminatore del gruppo de’ il Valico. Il padre Alessandro e la sorella Chiara partecipano ancora alle nostre escursioni di trekking. Una volta ascoltata la dettagliata spiegazione di un socio del Crinale e visitata la Chiesa di San Miniato, il gruppo si è rimesso in moto per arrivare alla Torre del Gallo di Pian de Giullari. Da qui si ha una superba visione della città e non lontano, valicato il crocevia con la Torre del Gallo, abbiamo incontrato l’Osservatorio Astronomico di Arcetri, regno incontrastato della compianta astrofisica Margherita Hack. Scendendo lungo una ripida strada, contornata da splendide ville, siamo ritornati sul Viale dei Colli. Nell’attraversare il viale abbiamo interrotto il flusso veicolare per un po’ di tempo in quanto il gruppo era numeroso tanto da generare grande strombazzamento da parte delle auto. Il percorso è continuato lungo Via dell’Erta Canina ma un piccolo gruppo di escursionisti ha preferito continuare sul viale arrivando al Piazzale Michelangelo alla ricerca di un panino con il famoso “lampredotto”, cibo tipico di Firenze. La sosta pranzo è stata fatta nei giardini dell’Erta Canina, che il Comune di Firenze ha attrezzato con tavoli e panche. Un timido raggio di sole ha illuminato la nostra sosta, tanto che i partecipanti hanno cominciato maggiormente a socializzare.
Tanti fiorentini non erano mai stati in questo giardino e ne ignoravano l’esistenza, è un giardino seminascosto dalle case che si elevano lungo la collina sulla cui sommità si trova Forte Belvedere (nei paraggi abita Piero Pelù dei Litfiba).
Dopo il pranzo rifocillatore ci siamo avviati verso le macchine passando per il Giardino delle Rose che porta verso il Piazzale Michelangelo. Questo maggio non è stato clemente con noi e con la vegetazione ma le rose del giardino ci hanno accolto con una splendida fioritura. Al Piazzale abbiamo mangiato un gustoso gelato e, subito dopo, siamo entrati nel Giardino dell’Iris. In questo panoramico luogo si svolge, ogni anno, il concorso internazionale “Premio Firenze” che premia l’ibridatore che ha creato l’iris più bello, originale e innovativo.
Purtroppo una pioggerella fitta ci ha costretti a concludere velocemente la visita per tornare alle nostre auto, naturalmente solo dopo averci dato appuntamento per la cena al Circolo Arci del Girone.
Una delegazione del Valico e del Crinale, insieme ad altri soci dei gruppi trekking affiliati alla F.I.E. si è così ritrovata per condividere una cena a base di antipasti, pizza alla pala e dolce, acqua e vino.
Verso le 23.00 i partecipanti sono ritornati alle proprie case o al campeggio che li ha ospitati per la notte dandosi appuntamento per il giorno dopo in quel di Santa Brigida.
Domenica mattina una settantina di soci del Valico, del Crinale e di altri gruppi si sono ritrovati, nonostante la pioggia, al parcheggio del campo sportivo di Santa Brigida. Due erano i colori dominanti, il bianco della maglietta del raduno e il giallo con la scritta “Staff” che individuava gli accompagnatori della camminata. Alcuni membri dello staff si erano improvvisati parcheggiatori (non abusivi, non chiedevano denaro!) e guidavano le persone che via via arrivavano per ottimizzare la sosta dei propri veicoli, altri invece distribuivano i buoni per il pranzo al Circolo. Naturalmente insieme alla vendita dei buoni per il pranzo è continuata la vendita delle magliette.
Ci siamo così avviati, muniti di mantella e ombrello, verso il sentiero delle Burraie. Il tempo questa volta è stato inclemente, tanto è vero che si è reso necessario accorciare il percorso: alcune burraie sono dislocate in luoghi impervi, difficili da raggiungere in una giornata di pioggia senza scivolare. Piano piano, seguendo una leggera salita, il gruppo si è mosso all’unisono. Ad ogni crocevia c’era un volontario con l’immancabile maglietta gialla, che indicava la via da seguire. Abbiamo visto diverse burraie fino a quando abbiamo avuto una graditissima sorpresa. Il gruppo del Crinale ha offerto, nello spazio antistante l’ultima burraia, dell’ottima ricotta fatta la notte dal pastore e guarnita con marmellata alle more rigorosamente Chiaverini. La burraia era agibile, sul fondo dove zampillava l’acqua dentro una vasca scavata direttamente nella roccia, erano stati messi dei lumini e una brocca metallica. Entrando sembrava di essere protagonisti di un film di Dario Argento, è vero, mancava qualche cadavere e qualche pipistrello ma per il resto era perfetta (suvvia, un po’ di macabro rende meglio l’idea!!).
Rifocillati dalla “strepitosa” ricotta ci siamo avviati verso il Circolo di Santa Brigida dove c’erano ad attenderci diversi affiliati che, a causa maltempo, avevano deciso di saltare la camminata.
Il menù prevedeva: pasta al ragù di carne, grigliata con verdure, pane dolce acqua e vino.
I nostri cuochi avevano previsto anche un menù vegetariano per quei soci che non mangiano la carne. Il gruppo del Valico per l’occasione ha festeggiato, con tanto di spegnimento delle 70 candeline da parte del socio decano Silvano Torelli, il proprio compleanno con una magnifica crostata alla marmellata di albicocca.
Durante il pranzo, la responsabile dei corsi per l’abilitazione ad accompagnatore dei gruppi F.I.E., Cinzia Manetti, ha consegnato, insieme al Presidente Nazionale, i tesserini di accompagnatore chiamando le persone per nome.
La festa si avviava alla fine ma, come sottolineato da qualcuno dei soci più “attempati”, c’è stato un momento di grande euforia e “svecchiamento” quando, di lato alla porta di ingresso della sala, si è materializzata una band giovanile che ci ha allietato con la loro musica. La voce di Gloria riecheggiava per la sala, mentre Ester, Riccardo, Lorenzo, Marco e Francesco (il figlio del Presidente del Valico) la accompagnavano con i loro strumenti. Qualcosa di alternativo insomma! E mentre diverse persone ballavano al suono degli Ozero (così si chiama il gruppo), gli altri partecipanti e lo staff cominciavano a sparecchiare e a dare una mano a sistemare la sala.
Alle 17,00 era tutto finito, con grande pace di Giove Pluvio che ci ha accompagnato incessantemente in questi 2 giorni di raduno ma, nonostante tutto, non è riuscito minimamente a “guastarci la festa”: alla faccia sua sono state 2 giornate bellissime e intense. Abbiamo potuto far vedere i tesori di Firenze ai nostri soci extra-regionali e dall’alto del Piazzale Michelangelo la visione della città medicea è completa; inoltre le stradine che salgono sulla collina di Pian de’ Giullari sono una “chicca” anche per i tanti fiorentini presenti. La giornata di Santa Brigida, che era quella più interessante da un punto di vista del trekking, è stata comunque una piacevole esperienza, anche se alla fine eravamo inzuppati fino al midollo ma, specialmente noi donne, eravamo felici perché, come recita un’antica tradizione popolare “l’acqua di maggio rende più belle”.
Fra saluti, baci e abbracci, ci siamo ripromessi di vederci il prossimo anno per il nuovo raduno dei gruppi trekking affiliati F.I.E. del Comitato Toscano all’Abetone.
Concludo questo articolo con i dati tecnici delle presenze.
Il giorno di sabato, sui colli fiorentini, eravamo in 75, la sera alla cena comunitaria del Girone in 52, la domenica sul Sentiero delle Burraie di Santa Brigida in 85 e infine al Pranzo in 172.
Ringrazio tutti i partecipanti e gli organizzatori, anche a nome dei due presidenti dei gruppi Roberto e Massimo, che si sono adoperati per la buona riuscita di questo evento.
Paola Burberi